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CPR PER I MIGRANTI, L’ALTOLA’ DEL SINDACO DI BOLZANO

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Centri per i rimpatri di immigrati irregolari.
Bolzano dice no, per Trento il problema non si pone ma sarebbe pronta, se il governo lo chiedesse, una struttura a Spini di Gardolo.
Si fanno ipotesi e programmi, dopo che il governo Meloni ha annunciato l’intenzione di realizzare un centro per Regione, uno per provincia per il Trentino Alto Adige.
Il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, sta accelerando sulla strada della costruzione, con 4 ipotesi logistiche fra cui la zona dell’aeroporto di Bolzano, ma il sindaco del capoluogo altoatesino Renzo Caramaschi frena con una lettera al prefetto Vito Cusumano: città già piena di migranti, non si possono scaricare tutti i problemi sulla città, anche considerato che questi centri ospitano stranieri ritenuti rimpatriabili perché considerati pericolosi.
La questione per ora non si pone a Trento – secondo il dirigente del dipartimento salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti – secondo cui da Roma non sarebbe arrivata alcuna richiesta.
Se così fosse, tra le ipotesi ci sarebbe una struttura della provincia a Spini di Gardolo, in grado di ospitare 25 persone per i 18 mesi massimi previsti dalle normative.