Assegno unico anche a una straniera residente in Trentino, madre di due figli, con permesso di soggiorno e in attesa di occupazione.
Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Trento Giorgio Flaim. Un caso che è stato seguito dalla Cgil.
La sentenza sarà applicata anche a livello nazionale.
L’Inps è stato condannato per condotta discriminatoria per aver violato il principio di parità di trattamento fra cittadini dell’Unione e stranieri soggiornanti in Ue titolari di permesso unico lavoro. L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dovrà riconoscere alla signora l’assegno universale, pari a 335 euro al mese, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, cioè dal marzo 2022.L’Inps inoltre è obbligata a modificare la propria circolare e a riesaminare tutte le domande rigettate per i cittadini in possesso di permesso di soggiorno in attesa di lavoro.
