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EMERGENZA PSICHIATRICA NEL CARCERE DI SPINI

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Patologie psichiatriche in forte aumento nel carcere di Trento. A fronte dell’urgenza di una riforma nazionale relativa all’infermità psichica, necessario un centro diurno per il trattamento di questo disagio, ma manca personale. Sono queste le criticità maggiori del rapporto 2022 della garante provinciale dei diritti dei detenuti, Antonia Menghini, nato da 330 colloqui nella casa circondariale di Spini di Gardolo.
Nessun suicidio nel 2022, ma gli atti autolesionistici sono stati 75, 57 quelli registrati fino al 21 settembre 2023.
In crescita gli psichiatrici ma il dato, chiarisce la garante, va spiegato. Nel 2021-22 su 300 detenuti si è passati da 30 a 45 rispetto a una popolazione carceraria di 348 (la popolazione è variabile ma sempre tendente all’esubero rispetto alla capienza, se pur ritoccata nei parametri, fissata dalla legge).
A settembre 2023 gli psichiatrici sono 72 su una popolazione di 362 detenuti; ma questo perchè nel computo sono stati inseriti anche i gravi disturbi della personalità; ma il problema resta.
Il garante ha ottenuto un assistente sociale per 24 ore settimanali, dal mese di luglio, ma la carenza di personale e spazi per la rieducazione resta. Accanto al centro diurno serve un cambio legislativo.
362 i detenuti, il 77% con pene definitive, la maggior parte uomini il 58% stranieri.