Dei sedici operai impegnati nella ristrutturazione di un capannone industriale nel comune di Silandro, undici, due dei quali clandestini, sono risultati impiegati “in nero”, perché privi di regolare assunzione.
È il risultato di un’operazione della Guardia di Finanza altoatesina.
Gli operai erano stati notati dall’elicottero delle Fiamme Gialle sul tetto di un fabbricato in costruzione che lavoravano in precarie condizioni di sicurezza, senza dispositivi di protezione
individuale. Dall’elicottero è stato allertato il reparto territoriale monitorando dall’alto il tentativo di fuga degli operai dal cantiere.
I lavoratori di origine straniera erano ingaggiati da un’impresa edile con sede in Lombardia: segnalato all’autorità giudiziaria il rappresentante legale e il capo-cantiere per il reato di sfruttamento dell’immigrazione clandestina e per la violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.
All’imprenditore sono state contestate sanzioni per oltre 63mila euro.
Nei confronti dei due immigrati irregolari sono state avviate le pratiche per l’allontanamento dal territorio dello Stato.
