Un’équipe dell’ospedale di Santa Maria del Carmine di Rovereto ha effettuato, nelle scorse settimane, un intervento di ricostruzione integrale della parete addominale con i muscoli gracili della coscia effettuato su un giovane paziente affetto da una sindrome congenita. Non esistono precedenti nella letteratura scientifica mondiale per questo tipo di ricostruzione.
Nello specifico, è stata effettuata una ricostruzione integrale della parete addominale in un giovane paziente affetto dalla Prune Belly Syndrome (la cosiddetta “sindrome della pancia a prugna”), che si verifica in un caso su 40mila nati, con una sopravvivenza oltre l’infanzia del 30%. La sindrome è caratterizzata da malformazioni del tratto urinario e criptorchidismo e da un’assenza della parete muscolare.
“L’intervento effettuato a Rovereto – spiega Alessandro Carrara, direttore dell’Unità operativa di chirurgia – consiste nella trasposizione dei muscoli gracili della parte mediale della coscia (che hanno una funzione trascurabile nell’economia della dinamica degli arti inferiori) preservandone però l’innervazione e la vascolarizzazione dai peduncoli vascolari superiori, per andare a sostituire completamente l’assenza dei muscoli retti. I gracili vengono disconnessi dall’inserzione al livello del ginocchio, ruotati in alto, fatti passare in un tunnel sottocutaneo inguinale per essere inseriti nelle guaine disabitate dei retti ed infine ancorati alle arcate costali subito in prossimità della xifoide sternale. Successivamente viene ricostruito il corsetto addominale”.
