Grande partecipazione ieri pomeriggio in Duomo a Trento per l’incontro di preghiera per la pace del mondo dopo l’escalation di violenza in Medioriente e il protrarsi della guerra tra Russia e Ucraina.
Presente anche il vescovo don Lauro Tisi che ha esortato i fedeli a diventare costruttori di pace: “Tutti gli uomini hanno dentro di sé il veleno della guerra. Solo Dio è buono. In momenti come questo spesso si ritiene di dover pregare per altri ma, in realtà, lo facciamo per noi stessi perché, noi tutti, ogni giorno, abbiamo parole, sentimenti e gesti violenti. Dobbiamo dunque partire da questa precondizione per pregare e invocare la pace”.
Vergognoso – ha detto Tisi – non ricordare che in queste ore bambini, donne e uomini indifesi senza cibo e acqua stanno morendo.
A Gaza oggi è il quinto giorno senza forniture di acqua, cibo e medicinali, una situazione umanitaria catastrofica, mentre continuano i bombardamenti anche su zone residenziali.
Il New York Times afferma che la visita di domani del presidente americano Joe Biden in Israele ritarderà l’operazione di terra pianificata dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza di almeno 24 ore, al lavoro le diplomazie per evitare oltre al disastro nella striscia, un’escalation internazionale.
Oggi è in programma una giornata di digiuno proposta dal cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
In duomo a Trento, alle 12, sarà recitato un Rosario per la pace.
