Pubblicato il rapporto Gender 2022 dell’Astat, l’istituto di statistica altoatesino, i dati non sono incoraggianti sul fronte delle differenze salariali fra uomini e donne, con queste ultime che percepiscono in media quasi il 30% in meno.
Nel rapporto si conferma il divario retributivo, leggermente più ampio nel settore privato dove raggiunge il 29,3%, mentre nel pubblico si attesta al 28,6%.
Nonostante le donne siano più istruite, nel privato la retribuzione media giornaliera 2022 è stata di 118 euro per gli uomini e 83 euro per le donne.
Nettamente più alti gli stipendi pubblici, con 157 euro per i lavoratori e 112 per le lavoratrici- quasi 40 euro in più al giorno per gli uomini e 30 per le donne
La grossa differenza la fa il part time, scelto dal 42% delle donne rispetto all’ 8,5% degli uomini, principalmente per la necessità di curare figli o persone non autosufficienti.
Il tasso di disoccupazione femminile è al 3%, quello maschile all’1.7%.
Una differenza che si ripercuote sulle pensioni, che si discostano del 31,4% le une dalle altre
A parziale consolazione, i dati sulla salute: le donne vivono in media il 4,3% in più.
Gli uomini hanno stili di vita meno salutari per alimentazione, alcool, fumo e comportamenti a rischio.
Le donne hanno maggior mortalità per disturbi psichici, Alzheimer e demenza.
Studi internazionali dicono che ci vogliono più di 100 anni per realizzare la parità di genere – ha commentato Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità.
