A 5 anni da Vaia il servizio foreste della Provincia autonoma di Trento ha fatto il punto con un’uscita in Val Calamento sul “cantiere” dove sono state messe a dimora 4mila nuove piante.
E’ qui che nasce il bosco del futuro dopo la tempesta e il bostrico presente da 4 anni che, secondo gli esperti, finirà per superare i danni di Vaia.
In Trentino ogni anno vengono piantate 400mila nuovi alberi: aceri, tigli, castagni, faggi, sorbi, pioppi, salici, assieme alle conifere ma in maniera non così diffusa come in passato.
Più latifoglie e biodiversità che sostituirà la “classica” foresta di abeti e pini.
(Foto tratta da archivio Ufficio stampa PAT)
