Sono in corso da ieri pomeriggio le ricerche di un 40enne di Mozzecane, provincia di Verona, non rientrato da un’escursione sul Corno d’Aquilio.
L’uomo è partito ieri mattina alle 5.30, intenzionato a completare un giro ad anello e rientrare per mezzogiorno a casa.
Alle 8.20 circa, l’ultimo contatto, quando ha inviato alla moglie la foto dalla cima del Corno d’Aquilio. In seguito non ha più risposto ai messaggi e il cellulare suonava libero senza risposta.
Dopo che la sua auto è stata rinvenuta ancora parcheggiata in località Tommasi, verso le 16 la prefettura ha richiesto l’intervento del Soccorso alpino e allertando tutte le forze.
Perlustrato il percorso che l’escursionista aveva indicato a un amico, compreso il sentiero dei Contrabbandieri, la zona del passo della Morte e dei Denti della Sega di Ala.
Sceso il buio è arrivata la segnalazione di alcune persone che avevano visto una luce provenire sotto il punto dove si stava muovendo una squadra.
Alcuni soccorritori si sono quindi calati con le corde lungo la parete, visionata anche dall’elicottero di Trentino emergenza, dotato di termocamera, ma non c’è stato alcun riscontro.
Nella notte 3 cani molecolari hanno portato i conduttori nella stessa direzione, ovvero un canale che scende a sud sotto la croce di vetta del Corno d’Aquilio.
Purtroppo per la presenza di nebbia e le proibitive condizioni operative non è stato possibile scendere nella notte, stesso motivo per cui non si sono potuti utilizzare i droni dei Vigili del fuoco dotati del sistema Imsi Catcher e termocamera.
