A Trento la cerimonia in piazza Santa Maria Maggiore. Nel messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cifra delle forze armate che, ha detto, sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace. Nelle parole del commissario del Governo di Trento, Filippo Santarelli, il grande impegno delle forze armate nella difesa della nazione e della pace ieri come oggi.
Forte il richiamo agli attuali conflitti nelle parole dei vertici provinciali e comunali. “Assistiamo a pericolosi rigurgiti di fenomeni che credevamo dimenticati come l’antisemitismo e pertanto occorre lavorare con convinzione per difendere i principi fondativi della nostra Costituzione e delle costituzioni europee” ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Il richiamo alla devastazione e alla disperazione nelle guerre di questo tempo anche nelle parole del sindaco di Trento Franco Ianeselli. “Dall’ Ucraina a Israele e Gaza, da decenni luoghi tragici, in cui le contraddizioni politiche non trovano espressione diversa dalla violenza più feroce”.
Consegnate 19 onorificenze al merito della Repubblica italiana, tra cui 17 cavalieri, anche alla presenza di chi quelle medaglie le porta con orgoglio da molto tempo, come il commendator Felice Zambaldi, 95 anni. L’orgoglio di essere un volontario.
